Come scrisse Federico De Roberto, tra terremoti e atti vandalici ben poco è rimasto della Catania precedente il terremoto del 1693. Poco si sa, quindi, del periodo pre-ellenico e ancora meno di quello greco. La città preesistente alla colonizzazione greca sorse ove il profilo del vulcano è nitidamente quello di una piramide fumante; in un luogo, quindi, simbolico, oltre che fertile. Nell'antichità, infatti, come luogo di stanziamento veniva spesso scelto quello ricco di significati mitici espressi dalla morfologia del territorio. I greci edificavano non solo gli abitati in relazione al territorio, ma anche i singoli edifici architettonici. Il teatro di Taormina, ad esempio, sorge con la scena verso il mare e l'ispida e innevata montagna due volte bella, l'Etna, ispiratrice di numerosi miti e leggende, contemporaneamente madre fertile e dio iracondo. Il vulcano, quindi, per i popoli che si stanziarono alle sue falde, e soprattutto per Catania, assunse ed ha ancora oggi un forte rchiamo simbolico.
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