Fondata nel 1434 da Alfonso V d'Aragona, detto il Magnanimo, l'Università fu restaurata già nel 1700, dopo il terremoto del 1693.
L'opera è frutto di diverse maestranze: vi lavorarono gli architetti Palazzotto, il quale canneggiò il cornicione, A. Battaglia, che disegnò l'accademico prospetto nel 1785, Di Stefano, del quale è la facciata disegnata a seguito del terremoto del 1818, Piparo, che affrescò la volta dell'Aula Magna ed il primo piano, Battaglia e Ittar. Del Vaccarini sono il cortile interno a due piani ed il colonnato. La corte, ariosa, che se si escludono i suggelli barocchi potrebbe sembrare della Rinascenza, è un elemento tipologico introdotto nella città dal maestro. La pavimentazione del cortile in ciottoli neri e calcare bianco, ricorda quella sotto le arcate dei vaccariniani collegi Cutelli e dei Gesuiti. Oggi l'edificio settecentesco ospita il Rettorato, gli uffici e la biblioteca Regionale dell'Università.
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