Il barocco catanese

Le altre opere del Vaccarini

Monastero dei Benedettini
In quest'opera sono presenti le finestre cenobiali con grandi grate panciute, invenzione dell'architetto.
Con l'estrema semplicità della biblioteca sembra prendersi gioco delle manie di grandiosità dei monaci benedettini che diedero vita ad una costruzione che per vastità compete con il monastero di Mafra nell'Estremadura, in Portogallo.

Palazzo Valle

Sito al numero 120 di Via Vittorio Emanuele, è un edificio dal telaio semplice. Le curve con garbata e misurata figura dànno movimento ai ballatoi, alle mostre dei balconi, alle cornici. Uniche decorazioni sono lo scudo con le armi di casa Valle e i pieducci floreali dei capitelli. La porta è fiancheggiata da due pilastri. Francesco Fichera, in Giovanni Battista Vaccarini,  scrive:  Palazzo Valle é l'archetipo dei palazzi signorili catanesi.

Palazzo Serravalle

Anche queso palazzo è sito in via Vittorio Emanuele. La facciata, nella fascia bassa, è animata da tre filari di aperture coronate da archi ribassati; in quella mediana da cornici sporgenti. La parte superiore, invece, ove si mostra il semplice telaio della finestra, non presenta alcuna cornice. Anche qui le lesene hanno in cima papitelli con pieducci floreali..

Collegio Cutelli
E' sito in via Vittorio Emanuele.
Del Vaccarini è la corte circolare interna, che si eleva per tre piani: in quello inferiore alcune colonne tuscaniche, affiancate da archi a tutto sesto, reggono l'architrave; al piano superiore un ballatoio continuo collega i diversi ambienti, i diversi sostegni e coronamenti; l'attico corona l'insieme e mostra motivi geometrici e classici. Le aperture sono incorniciate da lesene con capitelli geometrici.

Casa Vaccarini

Era alla civita che viveva il maestro Vaccarini, dove tuttora è possibile vedere l'abitazione. Nell'arco di ingresso aveva voluto vi fosse il busto di Sant'Agata, mentre, in una grotta del giardino, custodiva l'immagine di Santa Rosalia, patrona della città natìa. Vicino alla dimora fece costruire, su di uno scoglio, la chiesetta del Santissimo Salvatore, ove si recava a pregare la mattina. Un portichetto dinanzi al mare raccoglieva i profumi della brezza e filtrava la radiosa luce di levante. Agli inizi del XX secolo fu colmato il giardino su cui si apriva il portico, per farvi passare via C. Colombo. Auspicabile sarebbe la realizzazione di un antico progetto: trasformare Casa Vaccarini in un museo, come è stato fatto per il museo G.Verga e  per il museo V. Bellini.

Numerosi sono gli edifici da vedere in via Vittorio Emanuele: Palazzo Reburdone, che ospitò re e nobili, i Palazzi Valle e Serravalle, il Monastero di San Placido dell'architetto Stefano Ittar, il Collegio Cutelli, la Badìa di Sant'Agata su piazza Duomo, le chiese di San Francesco d'Assisi, di Sant'Agostino, della Trinità, Casa Bellini di Palazzo Gravina.