Attrice (Catania 26 luglio 1880 - 23 maggio 1965). Iniziò la carriera teatrale, giovanissima, nella compagnia diretta da suo padre Alessandro e in cui lavoravano la madre Francesca Quintavalle e sei fratelli. Recitava a braccio, assieme ai suoi, nelle farseche che si davano nel teatrino di Gregorio Grasso, dopo la rappresentazione delle marionette. Lavorò ancora, con Angelo Musco, nel famoso San Carlino di Catania, dove affiorò la sua arte. Straordinarie le sue caratteristiche: la figura, la faccia, l'aggressività e l'umorismo (Eligio Possenti); brutta nel volto legnoso, dal naso rincagnato, la bocca larga (idem); viso popolano squadrato, diffidente e scontroso, pettegolo e litigioso (Patanè). Sempre in quegli anni (intorno al 1905) fu nella compagnia di Nino Martoglio e successivamente (1908 - 1910) in quella di Mimì Aguglia.
Nel 1914 fu chiamata da Musco, la cui compagnia attraversò una serie di sventure e un'epoca di straziante fame. Ma, già in questo malinconico interludio, la sua grande capacità di spalla di Musco   splendeva nelle commedie di Martoglio, Russo Giusti, Savarino, Marchese. Fu una lunghissima e felice stagione, che si protrasse fino al 1937, anno della morte di Musco, e che non si ripetè neanche quando unì il proprio nome a quelli di Michele Abbruzzo, Giovanni Grasso jr., Turi Pandolfini, coi quali lavorò anche quando aveva superato gli ottant'anni. Con Musco interpretò alcuni film fra cui: L'eredità dello zio buonanima (1934), Paraninfo (1934), L'aria del continente (1935), Re di denari (1936), Il feroce Saladino (1937), Gatta ci cova (1937); con Abbruzzo, L'ha fatto una signora (1938); con Eduardo De Filippo, Il Marchese di Ruvolito (1939).
Scrisse, sul mensile La lettura (novembre 1937), un lungo articolo di ricordi, Trent'anni con Musco.

Enciclopedia di Catania - Tringale Editore