PIAZZA GARIBALDI

È ancora la piazza Garibaldi con le sue adiacenze a darci l'immagine più suggestiva della Nicosia setteottocentesca (tale in prevalenza, almeno per lo stile, spesso in ritardo, delle costruzioni) con i grandi palazzi nobiliari che, assieme alla Cattedrale, fungono da quinte sceniche e ne fanno un "gioiello di razionalità urbanistica".
Nell'ordine (in senso orario, partendo dal Portale della Cattedrale) si susseguono palazzo Marrocco (con un maestoso portale) e, dopo la scalinata (che conduce al Salvatore), palazzo Nicosia, palazzo Falco (con portale dalle colonne sporgenti e bei fregi in pietra e balconi in ferro battuto riccamente elaborati, già sede di Tribunale) e, dopo il vicolo S. Francesco
d'Assisi (che conduce ai resti dell'omonimo ex convento), palazzo La Via (al cui interno si trovano l'oratorio di S.  Filippo Neri e le arcate del porticato, parallelo a quello della Cattedrale) ed infine il maestoso palazzo di città, costruito tra la del '700 e la prima metà dell'800 su progetto dell'architetto Salvatore Aninelli (l'interno racchiude un elegante atrio neorinascimentale ed un bel lampadario in ferro battuto). Dietro la cattedrale vi sono i palazzi La Motta di S. Silvestro (dalla bella facciata in bugnato rustico e dall'atrio neorinascimentale con elementi liberty) nonché palazzo Vescovile (sec. XVIII, già palazzo Nicosia) dal barocco festoso e luminoso (che prosegue anche nella facciata posteriore, in largo Mercato o pescheria, in cui si possono ammirare vari portaletti, vicoli antichi ed una bella testa di donna nell'architrave di casa Campione).
A questo punto il percorso può dirigersi o verso l'antico quartiere di S. Maria Maggiore o verso via F.lli Testa.

VIA FRATELLI TESTA

In questa via (che prende il nome da Alessandro e Francesco Testa, il primo giurista, il secondo prelato nonché storico e letterato, del 1700), scendendo a destra vi è palazzo Camiolo, a sinistra l'antica cappella del SS. Sacramento (con un elaborato stemma in pietra) e, subito dopo, l'imponente palazzo Cirino (dalla facciata ripartita nei tre ordini ionico, dorico, corinzio e con grandi balconate e stemma in ferro battuto all'interno vi sono il busto di Mons. Cirino ed una sala con affreschi rococò). Poco più avanti le chiese di S. Calogero e di S. Antonio Abate.